B1 del 3

11° LEZIONE  –  3 maggio

articolo  “Lavori stagionali”

Vocabolario  “lavoro/professioni”:

lavoro stagionale, animatore turistico, animazione, lavoro estivo, clienti, intrattenere, figura professionale, accompagnatore turistico, capacità lingusitica, situazioni stressanti, le mance, settore (degli alberghi, dei ristoranti, agricolo), esperienza stagionale, vitto e alloggio, dattore di lavoro, guadagnare, esperienze, la paga, lo sforzo fisico, rischi del mestiere, istruttore sportivo, diploma, qualificati, avanzare, candidarsi per un lavoro, agenzie del lavoro, centri per l’impiego, curriculum, lavoro di volontariato, il volontario…

Feste e regali – unità 7

4 No, per carità!

Soluzione: ti sbrighi, mica, per carità, ci tengono, Dai, sia chiaro.

L’espressione MICA:

Treccani – l’espressione “mica”

Per rivedere il video sull’espressione “prendere in giro”: 

Alma edizioni – “Vai a quel paese”

5 Il condizionale passato

Grammatica: Il condizionale passato come futuro nel passato. (vd. grammatica p.97)

Soluzione: il condizionale passato esprime un’azione che si svolge dopo un’altra azione ambientata nel passato.

(Nel capitolo 2 abbiamo visto il condizionale passato per esprimere un desiderio irrealizzato  p.29)

Compiti: es.8 p.94; grammatica (condizionale pass. come futuro nel passato) p.97 + 239; es.1-3 p.193-194 + es.5 p.195; leggere l’articolo “Le città più sostenibili del mondo” p.10-11:

Tutti insieme – articolo p.10-11

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10° LEZIONE  –  26 aprile

Trascrizione (11 Una donna racconta)

Intervistatrice: Senta, Lei è sposata?

Signora: Sì.

Intervistatrice: E ha figli?

Signora: Due, un maschio e una femmina.

Intervistatrice: Mm. Quanti anni hanno?

Signora: La femmina dieci anni, il maschio otto.

Intervistatrice:  Come riesce a organizzare il lavoro e la famiglia?

Signora: Beh, adesso che i ragazzi sono un po’ grandini, abbastanza bene, nel senso che la scuola è quasi sempre con un orario lungo e siccome io faccio un orario ridotto fino alle quattordici e solo due volte alla settimana esco alle cinque del pomeriggio, allora ce la faccio ad andare io a riprendere i bambini.

Nei due pomeriggi in cui non ce la faccio, mando o mio suocero, oppure c’è una ragazza che mi fa questo piacere. E… però quando erano più piccoli è stato terribile…

Intervistatrice: Mm.

Signora :... perché non ci sono molti asili nido e sono molto cari, soprattutto quello. Anche quelli pubblici sono cari. 

Intervistatrice: Mm. Mm. E l’organizzazione in casa? I lavori di casa? Suo marito Le dà una mano o deve far tutto da sola?

Signora: No, no. Mi dà una mano per fortuna, perché altrimenti non ce la faremmo! No, è bravo, fa tante cose, spolvera, pulisce i bagni, passa l’aspirapolvere…

Intervistatrice: Mm.

Signora :… sì.

Intervistatrice: Ma Lei pensa che sia una rarità in Italia o è abbastanza … comune?

Signora: No. Credo che oggi sia abbastanza comune, perché tutte le … le, quasi tutte le mogli lavorano, anche perché per le necessità economiche della famiglia non si può fare diversamente. E quindi si ci… si arriva a questa divisione dei compiti che è molto importante, ecco, perché se un uomo non capisce che deve dare una mano alla moglie, il matrimonio non va avanti, eh.

Intervistatrice: Mm. E secondo Lei lo Stato aiuta le famiglie in qualche modo? Ci sono delle politiche a favore della famiglia o no?

Signora: Mm… Mah, secondo me ci sono più discorsi che politiche a favore della famiglia…

Intervistatrice : (In che senso)?

Signora :… perché appunto le strutture sono poche, le scuole quando i bambini sono poi molto piccoli, l’asilo nido, la scuola materna non sono mai sufficienti. Le domande sono sempre superiori alla capienza, per cui si deve ricorrere o ai nonni o alle baby sitter a pagamento o appunto agli asili nido privati eccetera. Poi le scuole … anche le scuole a tempo pieno spesso sono … non sono ben organizzate, cioè il tempo dei bambini non è utilizzato in maniera corretta. Spesso la parte che si riferisce al pomeriggio viene usata più come un doposcuola, fare i compiti della mattina e non altre attività come si dovrebbe.

Intervistatrice: Mm. Mm. Mm. Ok, La ringrazio.

Signora: Prego.

Dati personali:

La donna è sposata e ha due figli, una femmina di 10 e un maschio di 8 anni. 

Lavoro:

La donna lavora fino alle 14, ma due volte a settimana esce alle 17.

Organizzazione vita familiare:

L’organizzazione funziona, i ragazzi ormai sono grandi e la loro scuola fa quasi sempre un orario lungo; generalmente va lei a prenderli, ma quando lavora fino alle 17 manda il suocero o una ragazza;quando i figli erano piccoli era tutto più difficile. 

Cosa pensa del contributo che gli uomini danno in casa?

Il marito dà una mano, è “bravo” e sbriga le faccende domestiche. Ma oggi è un fenomeno comune, le mogli lavorano e ci si divide i compiti: se l’uomo non lo capisce il matrimonio non va avanti.

Cosa pensa delle politiche familiari dello Stato?

Ci sono pochi asili nido, che sono cari (anche quelli pubblici). Si fanno molti discorsi, ma le politiche reali sono poche. Esistono poche strutture (asili nido, scuole materne) e non sono sufficienti ad accogliere la domanda. Per questo si ricorre ai nonni, alle baby sitter e agli asili privati. Le scuole a tempo pieno non sono ben organizzate: nel pomeriggio spesso si fanno fare compiti invece di proporre altre attività. 

Trascrizione (Videocorso 6 – Uno in più)

Valeria Allora, Paolo, ho fatto l’esame, e… è positivo.

Paolo No! Allora… sarò padre!

Valeria Eh, è il problema è che io sarò madre…!

Paolo Come sarebbe a dire? È… è una cosa bellissima! E poi, dai, sarai la migliore mamma del mondo! Chi l’avrebbe mai detto…!

Valeria Ma non dico questo, è che… insomma, ho iniziato a lavorare da poco, tu hai sempre contratti di sei mesi… La mia preoccupazione è che non sia il momento migliore… E poi casa nostra è troppo piccola…

Paolo Ok Valeria, però dai, con la casa ci si adatta: per il resto, ci faremo aiutare un po’ dai miei; e poi anche i tuoi genitori ci daranno una mano, no?

Valeria Ma sì, è che… insomma, proprio adesso… lo sai con i bambini, no? Le notti in bianco e tutto il resto…

Paolo Ma no, dai! Secondo me è proprio il contrario! Anzi, sai che ti dico? Sarà divertente! Lo farò giocare, gli canterò canzoni per farlo dormire…

Valeria Eh, divertente per te, che non devi allattare! Per l’uomo è sempre più facile! Anche se ha sei figli non dà il minimo aiuto in casa.

Paolo Ma dai Valeria, adesso sei un po’ agitata, lo capisco, ma… nonostante il momento non sia effettivamente quello più adatto, sono sicuro che ce la caveremo benissimo!

Valeria Mmh, non lo so. Forse hai ragione. Però, per favore Paolo, non lo diciamo ancora niente a nessuno, ok? Nemmeno ai nostri genitori!

Paolo Va bene, come vuoi… Dai, adesso andiamo a bere qualcosa per festeggiare!

Paolo Pronto, mamma? Ti devo dare una notizia bellissima! Esatto! Come hai fatto a indovinare?

Soluzioni:

  1. a. P, b. P, c. V, d. V, e. P
  2. 1. b, 2. a, 3. b, 4. c, 5. a
  3. 1. c, 2. b, 3. c
  4. 1. faremo; 2. farò, farlo
  5. 1. migliore, 2. migliore, 3. minimo. 

Ecco il sito sul CILENTO :

Cilentomania

Buon viaggio Ingrid nel Cilento e Per in Sicilia!

COMPITI

– es.11 p.192

– leggere l’articolo “Lavori stagionali” p.12-13 + es. p.15 sulla rivista “Tutti insieme”: 

Tutti insieme (Rivista)

Esercizi online (unità 6)

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9° LEZIONE  –  19 Aprile

Forma impersonale del verbo riflessivo

CI + SI + verbo alla 3’ pers. sing.

I verbi riflessivi possono essere usati in forma impersonale. Essendo già presente la particella SI, si aggiunge la particella ci:

La forma impersonale “si” se seguita da un verbo riflessivo si trasforma in “ci”, per evitare la cacofonia si si, ed è usata unicamente nella terza persona singolare.

Es. Ci si sposa – Ci si separa

SPOSARSI, SEPARARSI, PETTINARSI, VESTIRSI, ecc. (verbo riflessivo)

Es. verbo riflessivo:

Io mi sposo / mi sono sposata nel 2000.

Tu ti sposi / sei sposato

Lei / Lui si sposa/ si è sposato

Noi ci sposiamo

Voi vi sposate

Loro si sposano

9. Gioco a catena

Quando ci si separa, i figli soffrono.

Quando i figli soffrono, ci si sente tristi

Quando ci si sente tristi, ci si stanca più facilmente

Quando ci si stanca più facilmente, si guarda spesso la tv.

Quando si guarda spesso la tv, ci si isola.

Quando ci si isola, non ci s’incontra più con gli amici.

Compiti: “Mediterranea” leggi scheda finale sulla Sicilia. p.43-55; caffè culturale p.88; es.10 p.191; grammatica (la forma impersonale di un verbo riflessivo) p.85 + 231 (alla fine della pagina!)

Esercizio online: SI impersonale

I verbi impersonali e pronome SI

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8° LEZIONE  –  5 Aprile

5 La nuova famiglia  (unità 6)

Natalità in Italia e nel mondo. Individualismo e struttura della famiglia. Aumento degli anziani.

Soluzione possibile del secondo compito: sempre più donne lavorano e non hanno tempo per una famiglia numerosa, diffusione della contraccezione, maternità in età sempre più avanzata, diffusa migrazione dalle campagne alle città, con un solo figlio tutto è più semplice e più economico, crescita dell’individualismo, i figli unici hanno più possibilità di frequentare prestigiose scuole private.

Comparativi e superlativi particolari

Ci sono degli aggettivi come buono, cattivo, grande, piccolo, alto, basso che hanno accanto alle forme normali di comparativo e superlativo hanno delle forme particolari che derivano dal latino.

Forme speciali di comparativo e superlativo:

Ripasso comparativi e superlativi: p.227

I gradi dell’aggettivo (qualificativo, comparativo, superlativo)

I gradi dell’aggettivo (Treccani)

7 Ti faccio sentire una cosa

– struttura fare + infinito = lasciare, fare in modo che, permettere

Soluzione: 1. faccio vedere; 2. Faccio fare; 3. far(e) vedere / faccia vedere; 4.

far(e) riparare; 5. fai provare.

Mediterranea

cap.II

Elisa incontra Rosina che le dice che Arux è tornato. Elisa si rallegra della buona notizia e pensa che adesso tornerà la pace e la giustizia in città grazie a lui.

È sera e le ragazze sono inseguite dai soldati di Lothar. Vogliono Elisa, la figlia di Nino Cadamo. La fanno prigioniera e la portano nel palazzo del re. Rosina piange ma non può fare niente per salvare la sua amica.

cap.III

Elisa passa la notte in prigione al freddo senza riuscire a dormire. Il giorno dopo Lothar le dice di Arux che è tornato e che finché lei sarà sua prigioniera, lui non oserà attaccare la città, temendo per la sua salvezza. Elisa passa un’altra notte in prigione.

Compiti: “Mediterranea” leggi & ascolta cap. IV e V (terza parte: il ritorno) p.30-33 e scrivi 2 o 3 domande; es.6-8 p.188-189; 

ATTENZIONE: la prossima lezione sarà il 19 aprile!

BUONA PASQUA!!

Rabbit, Bunny, Hare, Grass, Lawn, Animal, Cute

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6° LEZIONE –  29 MARZO

NUOVO ESPRESSO 3 –  La famiglia cambia faccia

1 La famiglia per voi è…

Amore

amicizia

responsabilità

comunione

banca

appartenenza

lavoro / impegno

responsabilità

 

3 Nonostante…

 congiunzioni che introducono una frase concessiva e reggono un verbo al congiuntivo o all’indicativo.

ANCHE SE la maggioranza delle coppie ha due bambini, è diventato più comune  avere tre bambini.

ANCHE SE i nonni svedesi hanno meno tempo per i nipotini, i genitori svedesi richiedono la loro disponibilità.

SEBBENE/NONOSTANTE non abbia molto tempo per il mio nipotino, vorrei vederlo più spesso.

(Grammatica: p.85)

4 Davvero?

– alcune espressioni tipiche della lingua parlata.

Soluzione: 1./e; 2./b; 3./c; 4./a; 5./d.

Mediterranea

cap.V (seconda parte):

è festa per le strade di Malta, i pirati festeggiano, mentre Arux e i suoi compagni preparano la loro fuga. Mastro Michele gli presenta due schiavi Jonas e Sario che li aiuteranno a fuggire seguendo le nuvole. Salgono sul monte più alto e al mattino Arux sale sulle nuvole bianche e vola fino a Palermo coi suoi amici.

Cap. I (terza parte)

Palermo, sotto Lothar non c’è più giustizia, i suoi soldati rubano e uccidono. Nella biblioteca di P., il filosofo Apollonio di Samo parla agli altri sapienti di amore e giustizia e una donna Elisa si lamenta del nuovo governo che conosce solo odio e violenza. Non esiste più la pace né la cultura perché i nuovi potenti vogliono solo ricchezza  per sé e dolore per gli altri.

Compiti: “Mediterranea” leggi & ascolta cap. II e III (terza parte: il ritorno) p.26-30; es.5 p.81; es.1-4 p.186-187; 

Esercizio online: sebbene, nonostante, anche se…

scheda Passato remoto: es. 1-2

Correzioni scheda Mondadori

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5° LEZIONE –  22 MARZO

Canzone “Ultimo amore”, Vinicio Capossela:

Attività: canzone Vinicio Capossela

Canzone “Ultimo amore”

videocorso 5 – Parli bene l’italiano

Trascrizione:

Francesco: Vedrai, è molto simpatico. Al lavoro siamo tutti molto soddisfatti di lui.

Monica: Hai detto che viene dall’Iran?

Francesco: Nooo! Dall’Iraq! Oh, sarà qui a momenti, lui è molto puntuale…

Francesco: Oh, eccolo! Apri tu? 

Monica: Sì, vado io. Sì? Sì, Nabil, Sali: terzo piano! È lui! Che stai facendo, Francesco?

Francesco: Ecco fatto! La pasta è pronta! Proprio in tempo! 

Nabil : Buonasera…

Francesco: Nabil! Benvenuto! Lei è Monica…

Monica: Ciao Nabil, piacere! 

Nabil: Ciao Monica, questa è per te… 

Monica: Ma è bellissima! Non dovevi…

Francesco: Dai, Nabil, vieni, è tutto pronto, mangiamo subito!

Monica: Secondo me il posto migliore dove fare ricerca è il Nord Europa, o gli Stati Uniti… Purtroppo l’Italia per la ricerca… 

Nabil: Infatti credo che tra un anno andrò in Danimarca: ci sono buone possibilità per chi ha la mia specializzazione.

Monica: Certo, è un peccato però, hai imparato l’italiano così bene…! Come hai fatto? Voglio dire, a parte le lezioni, hai letto libri o riviste, hai guardato la televisione italiana…? 

Nabil: Sì, a me piace leggere e appena ho potuto, ho letto subito gli autori italiani, anche se all’inizio ho avuto problemi con il passato remoto, perché non lo trovo mai nella lingua parlata… Per esempio, non ho mai sentito nessuno chiedere: “mangiasti bene, ieri?” 

Monica: Eh sì, è un verbo che si trova soprattutto nei libri! Comunque il tuo italiano è davvero ottimo!

Francesco: Eh, non a caso al lavoro viene chiamato “il genio”! 

Nabil: Ma no, mi piace molto imparare le lingue, questo sì: e poi ora con internet è più facile… C’è per esempio una web tv dedicata a chi studia l’italiano…

Monica: Davvero? Ma tu pensa!

Nabil: Sì, è interessante perché ci sono video sulla lingua, film, musica, interviste, esercizi e anche quiz linguistici…

Francesco: Quiz linguistici? Ad esempio? 

Nabil: Uhm… facciamo questo: secondo voi, il verbo fare si scrive con l’accento? 

Francesco: Con l’accento, eh? Secondo me sì.

Monica: Mah, che io sappia, sempre. Si scrive così in frasi come: lui fa il caffè, per esempio!

Nabil: Invece non si mette mai.

Monica: Ma dai! Mai mai?

Nabil: Eh, non lo dico io, lo dice la vostra grammatica! Lui fa il caffè si scrive senza accento. Solo in un caso si usa non l’accento ma l’apostrofo.

Francesco: E quando?

Nabil: Con l’imperativo. Per esempio: fa’ presto a servire il gelato, perché si sta sciogliendo

Monica: Oddio, hai ragione! Il gelato! 

Francesco: Senti, Nabil, mi scrivi l’indirizzo di questo canale? Secondo me serve più a noi che a te!

Soluzioni: 1.a. 3, b. 2, c. 1 2. 1. vero;2. falso;3. falso;4. vero;5. falso;6. falso; 7. vero; 8. vero 3.b 

“Mediterranea”

cap. III: Arux ha imparato il linguaggio degli uccelli e prigioniero dei pirati a Malta li ascolta mentre parlano della guerra e di come suo padre sia morto nella battaglia. Arux vuole allora fuggire per tornare a Palermo e vendicarsi.

cap.IV:  Arux insieme ai suoi amici e a mastro Michele organizzano la loro fuga.

Compiti: “Mediterranea” leggi & ascolta cap. V (seconda parte) e I (terza parte) p.22-26; Tes 2 p.184-185; esercizi online sull’unità 5 :

Esercizi online – unità 5

scheda passato remoto (es.1-4):

scheda Loescher: passato remoto

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5° LEZIONE –  15 MARZO
9 La traversata dei vecchietti
Verbi nel testo al  passato remoto: 
cercarono, disse, disse, Camminarono, trovarono, cercò, fu respinto, disse, nonriuscirono, venne, disse, disse, si sdraiò, arrivò, nonfrenò, diede, mandò, gridò, passò, rispedì, rimbalzò, si ritrovò, chiese.
Pass. remoto: il tempo che nella letteratura sostituisce il pass. prossimo.

11 Come continua la storia? 

Dirottiamo una bicicletta – disse Alberto.

Così aspettarono che un terzo vecchietto passasse in bicicletta e balzarono sul sellino (ci stavano perché erano molto magri tutti e tre). Aldo puntò la pipa contro la schiena del terzo vecchietto che si chiamava Alfredo e disse:

– Vai a sinistra o guai a te!

– A sinistra? Ma io devo andare dritto.

– Vai – disse Aldo – o ti riempio di tabacco.

Alfredo non comprese bene la minaccia, però si spaventò e cercò di voltare a sinistra, ma piombò su una Mercedes che li c’entrò in pieno. Arrivò la polizia.

– Com’è successo? – chiese.

– Io sono l’onorevole De Balla – disse quello della Mercedes.

Allora può andare – disse il poliziotto – e voi, cosa avete da dire a vostra discolpa?

– Volevamo attraversare la strada – dissero i tre vecchietti.

– Senti questa! – disse il poliziotto – Ah, gli anziani d’oggi! Imprudenti. C’è troppo traffico e siete vecchi e malandati.

– La prego, ci faccia attraversare – disse Aldo.

– Dobbiamo andare ai giardini – disse Alberto.

– Se no mi riempiono di tabacco – disse Alfredo.

– Neanche per sogno, vi riaccompagno indietro. Da dove vi siete mossi? – disse il poliziotto.

– Da lì – disse Alberto indicando il marciapiede che volevano raggiungere.

– Allora vi ci riporto, e guai se cercate ancora di attraversare – disse il poliziotto.

Così con la scorta della polizia i tre vecchietti riuscirono a passare dall’altra parte e poi arrivarono al giardino.

C’era veramente un bel laghetto. Si trovarono così bene che non riattraversarono mai più.

Tratto da: Stefano BENNI, Il bar sotto il mare, Milano, 1987.

COMPITI

– grammatica (pass.remoto)  p.73 + 234-235;

– es. 2-4 della scheda Loescher:

Esercizi pass.remoto + grammatica Loescher

– “Mediterranea”: leggi & ascolta cap.III-IV (p.19-21)  + scrivere 2 o 3  domande per ogni capitolo (da fare agli altri la prossima volta)

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3° LEZIONE – 22 FEBBRAIO
Concordanza passato prossimo, pass.remoto, imperfetto e trapassato prossimo

Per raccontare al passato in italiano usiamo diverse forme verbali: il passato prossimo o il passato remoto, l’imperfetto e il trapassato prossimo.

PASSATO PROSSIMO

PASSATO REMOTO

IMPERFETTO

TRAPASSATO PROSSIMO

ESPRIMONO UN’AZIONE NON RIPETUTA E NON ABITUALE

L’anno scorso sono partita per la Francia.

Cesare conquistò la Gallia.

ESPRIME UNA DESCRIZIONE, UN’AZIONE RIPETUTA E ABITUALE 

A 6 anni avevo i capelli lunghi.

Da bambina giocavo sempre a nascondino.

ESPRIME UN’AZIONE AVVENUTA PRIMA DI UN’ALTRA AL PASSATO (passato prossimo, pass. remoto o imperfetto) 

L’anno scorso sono partita per la Francia dopo che avevo finito la scuola.

Cesare aveva vinto la battaglia e conquistò la Gallia.

ESPRIMONO AZIONI CHE SONO AVVENUTE UNA DOPO L’ALTRA

Questa mattina mi sono svegliata, mi sono alzata, ho fatto la doccia, mi sono vestita e ho fatto colazione.

Mio nonno partì per gli U.S.A., incontrò mia nonna e  si sposarono.

ESPRIME AZIONI CHE SONO IN SVOLGIMENTO

Ieri sera guardavo la partita di calcio.

Prima stavo lavorando.

ESPRIMONO UN’AZIONE COMPIUTA  CHE HA  UNA DURATA PRECISAHo vissuto a Roma per 3 anni

Ho lavorato in banca dal 1999 al 2005

Caravaggio visse a Roma dal 1594 al 1606.

Caravaggio morì nel 1610

ESPRIME UN’AZIONE CHE CONTINUA IN UN PERIODO DI TEMPO SENZA SPECIFICARE LA DURATA

Quando vivevo a Roma abitavo in centro.

10 anni fa lavoravo in banca.

ESPRIMONO UN’AZIONE CHE INTERROMPE UN’ALTRA CHE HA UNA DURATA PIÙ LUNGA

Fabio è entrato nel mio ufficio mentre parlavo al telefono.

Quando arrivarono gli ospiti io mi stavo preparando.

Trascrizione (13. Parliamo di libri – Novecento di A.Baricco)

“A me m’ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, giù, cadono.”. Ve lo ricordate Cosimo, il protagonista del Barone rampante? Ebbene, anche il protagonista di questo straordinario capolavoro del Novecento, ha una peculiarità, ovvero non scenderà mai dal luogo in cui abita. Siamo nel bel mezzo di Novecento di Alessandro Baricco, uno dei monologhi teatrali più importanti forse e più famosi della seconda metà del… Novecento, per l’appunto. La frase che ho detto prima rappresenta molto bene il tipico stile di questo scrittore: ironico, semplice e fascinoso. Baricco è un autore che ama raccontare le storie, e quella di Novecento è una storia davvero molto originale.

A bordo del transatlantico Virginian il marinaio di colore Danny Boodman trova in una cassa di limoni un neonato. Il piccolo Danny Boodman T.D. Lemon 900, perché è questo l’anno di nascita del piccolo bambino, diventerà un pianista, il pianista migliore del mondo. Sarà allevato per sempre sulla nave dal marinaio. E suonerà una musica… una musica che prima di lui… non esisteva niente del genere. Ma il pianista più grande del mondo ha una caratteristica molto, molto particolare: non è sceso e non scenderà mai più dalla nave. Non vedrà mai il mondo, ma sarà il mondo ad andare a vedere lui. Ma forse molti di voi conoscono già questa storia perché nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto un famosissimo film: La leggenda del pianista sull’oceano.

E per celebrare il grande scrittore contemporaneo torinese, ho deciso di abbinare un vino cui sono anche io particolarmente legata: una buona Barbera del Piemonte. Veramente, veramente speciale.

Buona lettura!

L’osteria del libro: Novecento di A.Baricco

Indovinelli alla forma passiva:

Indovinelli – scheda Loescher

Compiti: es.9 p.71; es.9-11 p.181-182; “Mediterranea”: leggi & ascolta cap.5-6 + esercizi; 

fotocopia Mondadori (passivo): 

Fotocopia Mondadori (forma passiva) : correzioni

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3° LEZIONE – 22 FEBBRAIO

Accento tonico (= non grafico)

In base alla posizione della sillaba tonica le parole si dividono in:

Parole tronche accentate sull’ultima sillaba, come perché, cantò;

Parole accentate sulla penultima sillaba (circa il 70% delle parole italiane), come capitàno, vedere;

Parole accentate sulla terzultima sillaba (abbastanza numerose), come tavolo, magnifico;

Parole accentate sulla quartultima sillaba (molto più rare), come càpitano, portamelo;

Parole accentate sulla quintultima sillaba, come recitaglielo, occupatene.

Fatta eccezione per le parole tronche, l’accento non è grafico.

Omografi tonici

Ecco alcuni esempi di parole che non presentano nessuna differenza nel modo in cui sono scritte, ma che cambiano radicalmente di significato a seconda di quale sia la sillaba tonica.

Prìncipi (i sovrani) e Princìpi (i valori);

Lèggere (il verbo) e Leggère (il femminile di leggeri);

Impàri (da imparare) e Ìmpari (l’aggettivo che indica qualcosa di “non pari”);

Prèdico (da predicare) e Predìco (da predire);

Vìola (da violare) e Viòla (il colore, il fiore, il nome).

IL PASSIVO (essere/venire + participio passato)

– Quali verbi possono avere un passivo? I verbi transitivi 

Es.

Forma attiva: Carlo ha mangiato la torta.

Forma passiva: La torta è stata mangiata da Carlo

Attiva: Il governo presenterà la nuova legge domani.

Passiva: La nuova legge verrà/sarà presentata domani dal governo.

(paragrafo) forma passiva tempo ausiliare verbo principale
viene associato presente venire associare
2] non sono stato perduto passato prossimo essere perdere
4] viene assegnato presente venire assegnare
[4] viene stampata presente venire stampare
[4] (viene) attaccata presente venire attaccare
5] sono stati letti passato prossimo essere leggere
5] viene trovato presente venire trovare

Nella forma passiva  l’ausiliare venire si usa solo con i tempi semplici e l’ausiliare essere con i tempi composti e semplici.

COMPITI

I tempi del passato (Loescher)

Esercizi sul passivo 

Esercisi sul passivo (correzioni)

Grammatica e esercizi sul passivo

– finire es. 7 p. 70 + es.7, 8 p.180

Mediterranea : leggere & ascoltare cap. 3 e 4 + esercizi

 

ATTENZIONE! SETTIMANA PROSSIMA (2 marzo) NON C’È LEZIONE.

CI RIVEDIAMO L’8 MARZO!

Mimosa, Flowers, Spring, Bloom

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2° LEZIONE – 15 FEBBRAIO

3 Credevo che… ( + congiuntivo imperfetto)

Es.  “Di solito mi sveglio alle 7.00 di mattina”. (falso)

-” Di solito faccio il bagno ogni giorno”. (falso)

– “Di solito mangio la pasta ogni giorno”. (falso)

– “Di solito prendo la bici per andare in città” (vero)

A: “Di solito mi sveglio alle 7.00 di mattina”

B:  È vero!

A: No, è falso

B: Credevo che ti svegliassi presto!

A: ” Di solito faccio il bagno ogni giorno”. (falso)

B:  È vero!

A: No, è falso

B: Credevo che facessi il bagno ogni mattina!

8 Viva i libri!

Le vostre proposte per promuovere la lettura:

1) circolo di lettura tra amici con cena finale (vd esempio nel libro di Rossana Campo, “Così allegre senza nessun motivo”)

Libro di Rossana Campo

2) invitare gli autori nelle scuole o negli uffici.

– Incoraggiare alla discussione sui libri in classe, creando piccoli gruppi di lettura in modo tale che tutti possano esprimere la loro opinione, anche i più timidi.

– A scuola, leggere ad alta voce ai bambini, magari a fine giornata quando sono più stanchi.

Compiti: leggere e cercare di capire da soli es.6 p.69 (sul passivo che studieremo insieme la prossima volta); ; es. 5-6 p.179; fotocopia pass.prossimo/imperf.:

Pass.prossimo / Imperfetto

Mediterranea : comprare il libro!

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1° LEZIONE – 8 FEBBRAIO

INVITO ALLA LETTURA – Unità 5

CHE IO SAPPIA = secondo me,

Es. Che io sappia / secondo me , è uno scrittore piuttosto noto.  (vd. p.73)

CONCORDANZA DEI TEMPI E DEI MODI

  CREDO CHE                        SCRIVA SOLO GIALLI

indicativo presente        congiuntivo presente

  CREDEVO CHE                    SCRIVESSE SOLO GIALLI

indicativo imperfetto    congiuntivo imperfetto

Es. 4 p.178

  1. Pamela sperava che il film fosse bello come il libro.
  2. Immaginavo che tu fossi stanca dopo un viaggio così lungo.
  3. Non credevo che Lorenzo avesse voglia di venire con noi.
  4. Mia madre pensava che mia sorella dicesse sempre la verità.

 

Per raccontare la storia/ la trama di un libro:  È la storia/ parla di di una coppia…

Per descrivere il genere letterario: È un giallo; Si tratta di un romanzo storico, di una commedia, ecc.

Per ambientare la storia : Si svolge/ si ambienta nei nostri giorni, nel 1800…

Compiti: es. 5 p.67-69; es. 1-3  p.177-178; Grammatica: p.73 (costruzione che io sappia + concordanza dei tempi e modi)  + scheda congiuntivo + p.236 congiuntivo imperfetto; Mediterranea : comprare il libro!

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